Servizio di emergenza urgenza 118, la FpCgil Bat chiede alla Regione garanzie sulla riorganizzazione

 

logo2Marzano scrive ad Emiliano: “Lavoratori preoccupati e disorientati da notizie contrastanti

 

 

 

“Garanzie e risposte in tempi brevi rispetto ad una riorganizzazione del SEU, il sistema di emergenza urgenza 118 che oggi è necessaria anche alla luce del superamento delle criticità richiamate nella nota del Co.E.S”. La richiesta è del segretario generale della Funzione pubblica Cgil Bat, Luigi Marzano che scrive al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al direttore del dipartimento di promozione della salute, Giancarlo Ruscitti, al Dg della Asl Bat, Alessandro Delle Donne ed altri rappresentanti di enti interessati dal tema per palesare tutta la preoccupazione dei lavoratori coinvolti dalla riforma ed il loro disorientamento derivante da notizie che giungono da Bari, talvolta contrastanti.

 

“Riscontrata la nota del 3 luglio scorso a firma del presidente Co.E.S. Puglia-Italia e rilevato il dibattito pubblico che sul tema si sta generando anche sulla stampa rispetto alla ‘costituzione dell’Agenzia regionale servizi emergenza-urgenza 118’ sollecitiamo – si legge nella lettera a firma di Marzano – le SS. VV. a voler garantire risposte tempestive ed adeguate per tranquillizzare una vasta platea di lavoratori del settore che allo stato attuale, anche rispetto a difformi posizioni apparse sulla stampa, appaiono disorientati. Restiamo favorevoli alla valorizzazione delle attività che quotidianamente, e con lodevole merito, svolgono i lavoratori del settore, qualificando ancor più il servizio pubblico dell’emergenza-urgenza 118 garantito, allo stato attuale,tramite appalto concesso alle associazioni di volontariato”.

 

“Molte sono le esigenze rivenienti dal nostro territorio, anche rispetto al riordino della rete ospedaliera che ha visto la chiusura e riconversione di numerosi ospedali e dello stesso SEU. L’appello che rivolgiamo alle istituzioni è quello di una condivisione comune dei percorsi che portano ad una effettiva riorganizzazione del sistema che vada incontro alle esigenze di tutti gli attori in campo (sindacati – associazioni – istituzioni ) a partire dai lavoratori interessati al miglioramento del servizio pubblico ai cittadini”.