Facciamo il punto
Care compagne e cari compagni,
riteniamo opportuno fare il punto sulle tante questioni che avvolgono le problematiche dei
lavoratori di questo Ministero, anche perché ci pare che nella fase di indeterminatezza
programmatica che lo stesso sta vivendo dopo il cambio di direzione politica si stiano insinuando una serie di voci che danno per certe alcune soluzioni e a noi arrivano segnalazioni di rumors che vanno dal ripristino delle Soprintendenze di settore alla soppressione dei Segretariati Regionali, alla cessione dei Musei autonomi a Fondazioni di diritto privato.
Precisiamo quindi che siamo solo in presenza di voci, tipiche del milieu dei Beni Culturali, mentre in realtà il Ministro ha solo accennato, dopo una iniziale acquiescenza alla riorganizzazione fatta dal suo predecessore, alla necessità di introdurre alcune modifiche e, per fare questo, ha deciso di costituire una Commissione ad hoc che sentirà gli addetti ai lavori.
Noi abbiamo le nostre idee, più volte esposte, incentrate sulla necessità fondamentale del rafforzamento di tutto l’apparato che si occupa di tutela del patrimonio, uscito fortemente ridimensionato dallo schema franceschiniano.
Pertanto il dibattito deve partire da queste valutazioni e su questo costruire soluzioni, non il contrario. Vedremo nelle prossime settimane come si articolerà il confronto, abbiamo unitariamente chiesto un incontro al Ministro e siamo in attesa di risposta.
Le misure per il personale in Legge di Stabilità 2019
La legge di stabilità per il 2019 porta in dote una serie di misure, alcune delle quali molto attese. Le elenchiamo:
Rinnovo dei rapporti di lavoro a tempo determinato. Dopo una iniziale e incomprensibile decisione di togliere questa misura dalla legge in via di approvazione, fortunatamente il rinnovo è stato inserito nella legge. Abbiamo letto una dichiarazione trionfale della Sottosegretaria Bergonzoni che ha avocato a sé ed al suo partito (la Lega) il merito di questo rinnovo. Siamo al ridicolo: la norma è stata approvata dal Parlamento e casomai il merito sarebbe del Governo e della sua maggioranza. Ma visto che la Sottosegretaria è così brava vogliamo ricordarle che questo è l’ultimo rinnovo possibile per questi contratti e quindi si pone un altro problema per questi lavoratori. Ovvero la definizione di un percorso assunzionale da spendersi nell’ambito del piano triennale previsto. Vedremo.
Scorrimento delle graduatorie concorsi 2016 e 2017, tramite l’assorbimento degli idonei oltre i 1000 previsti dalla vecchia norma. Anche in questo caso va bene, ci permettiamo di specificare che tali assunzioni a nostro parere è possibile farle da subito, in quanto finanziate con i fondi straordinari messi a disposizione dal comma 398 della legge di stabilità. Su questo punto non ci è parso che l’Amministrazione abbia le idee chiare, per quanto ci riguarda il blocco per l’avvio delle assunzioni, previsto dal comma 399, riguarda solo le facoltà ordinarie e non quelle straordinarie.
Assunzioni straordinarie: al netto di quelle previste dal DPCM del novembre scorso, la legge prevede un pacchetto di 1000 assunzioni straordinarie, 500 area seconda e 500 area terza, previste per il 2020 e 2021. A queste si assommano le facoltà ordinarie, calcolate sull’intera quota del turn over, per un pacchetto totale di circa 3500 assunzioni entro il 2021. Senza voler sottovalutare la portata di questo piano assunzioni facciamo
però rilevare che il numero della carenze totali, allo stato calcolato per difetto, ovvero senza gli effetti della cosiddetta “quota 100”, è destinato a rimanere tale se non ad aumentare. Quindi ci pare uno sforzo ancora insufficiente. Serve inoltre avere una parametrazione del fabbisogno professionale su cui orientare il piano assunzioni: abbiamo professionalità tecniche in via di estinzione e queste vanno certamente inserite
L’ultima notazione in materia riguarda i 160 scorrimenti autorizzati nel DPCM di novembre 2018, per i quali il MIBAC ha chiesto l’autorizzazione al Ministero della Giustizia al fine di pescare nella graduatoria degli idonei assistenti giudiziari. Non ci è parso di cogliere segnali in tal senso da quel Ministero, che probabilmente sta pensando al totale assorbimento di quella graduatoria nell’ambito delle proprie facoltà assunzionali.
Scorrimento delle vecchie graduatorie dei passaggi di area. Una norma lungamente attesa dai lavoratori, finanziata a valere sulle risorse ordinarie 2019 e, come tale, probabilmente ricadente nel blocco fino a metà novembre prossimo. Ricordiamo che questa norma non esclude l’altra e che è nostra ferma intenzione anche procedere al più presto ai passaggi dalla prima alla seconda area, per i quali c’è già l’accordo e ad integrare i passaggi seconda terza con un nuovo bando.
Integrazione 10 milioni di euro sul FUA 2020. La legge prevede questa integrazione, quanto mai opportuna, ma a valere sull’anno prossimo.
In conclusione, rispetto agli impegni assunti in precedenza, mancano ulteriori 10 milioni di euro sul FUA e i 22 milioni di euro promessi per l’equiparazione della indennità di amministrazione. Ma noi saremmo ingenerosi se questo fosse motivo di critica radicale al Ministro: pensiamo tuttavia che la questione della equiparazione della indennità di amministrazione sia ancora una strada perseguibile e il luogo potrebbe essere il tavolo di rinnovo del CCNL Funzioni Centrali. E il Ministro potrebbe supportare questa proposta se le risorse venissero dai bilanci interni delle amministrazioni, intendendo tutte le amministrazioni che hanno una bassa indennità di amministrazione.
Al via le elezioni per il rinnovo del Consiglio Superiore.
Il 2 e 4 aprile prossimo si terranno le elezioni per rinnovare i rappresentanti del personale all’interno del Consiglio Superiore dei Beni Culturali. Un impegno generalmente per noi complicato e spesso sottovalutato.
Noi invece lo riteniamo un appuntamento fondamentale per misurare il grado di consenso tra i lavoratori. Per cui vanno individuate candidature credibili e va fatta campagna elettorale a tappeto in modo analogo a quanto abbiamo fatto per le RSU.
Nei prossimi giorni convocheremo un Coordinamento nazionale per definire tutti i passaggi utili allacostruzione del programma elettorale e per la definizione delle modalità organizzative: servirà un impegnoforte di tutto il nostro quadro diffuso di delegate e delegati e ancora una volta faremo affidamento sul vostroimpegno per portare al voto il maggior numero di lavoratori possibile e per farli votare la nostra lista.
Circolare 10 e confronto sul nuovo Contratto Integrativo.
Abbiamo avuto in questi giorni un confronto sulla Circolare 10/2019 della DG Organizzazione.
Una Circolare che in nome dell’applicazione del Regolamento Europeo sulla protezioni dei dati interniall’amministrazione produce un effetto interdittivo verso l’utilizzo di tutta la strumentazione complementareal lavoro di tanti, in particolare per qual che riguarda la circolazione delle informazioni ed il lavoro dei tecnici sul territorio. Tutte cose che abbiamo rappresentato e dobbiamo dire che la risposta è stata per noi insoddisfacente. Abbiamo raccolto un po’ di obiezioni che ci sono pervenute da lavoratori addetti al ciclo specifico, ci è stato chiesto di corroborarle con proposte e anche su questo chiederemo aiuto ai nostri lavoratori. Quello che però è del tutto evidente è l’inefficacia di disposizioni concepite esclusivamente per bloccare e interdire tutto quello che viene ritenuto a rischio in assenza di un disegno strategico che uniformi prassi e procedure e soprattutto doti gli Uffici di strumentazioni adeguate allo scopo, cosa allo stato quasi del tutto assente.
Sempre sul tema abbiamo registrato la preoccupazione di alcuni nostri colleghi usi ad inviare le informazioni sulla posta istituzionale dei dipendenti del Ministero. Cosa che, per effetto di queste disposizioni, non potranno più fare a meno che l’amministrazione non metta a disposizione un indirizzo mail interno alla RPV per ogni Organizzazione sindacale e anche in questo caso avremmo dei problemi in quanto non è possibile inviare un certo numero di mail (il limite massimo è di 500 mail per invio e lo possono fare solo alcuni Uffici di diretta collaborazione, mentre gli altri possono inviarne al massimo 50). Un bel problemino per l’Amministrazione (e per i colleghi): noi abbiamo sinora evitato di ingolfare le mail dei colleghi anche inconsiderazione del fatto che in RPV è presente la bacheca elettronica, ma se il Ministero dovesse offrirci una soluzione di questo tipo non ci tireremo certo indietro.
Infine, sul Contratto integrativo nuovo, nel riservarci per evidenti ragioni di spazio un approfondimento sui temi sinora trattati, vi informiamo che comunque il confronto procede in modo costruttivo, sinora abbiamo trattato Relazioni Sindacali, Mobilità e Formazione, a breve affronteremo la discussione sugli istituti normoeconomici. La riunione del Coordinamento Nazionale servirà anche a discutere sui risultati raggiunti e da raggiungere.